mercoledì 25 settembre 2013

Inaugurazione dell'anno della Mediazione 2013-2014

Inaugurazione dell'anno della mediazione 2013-2014. Giovedì 19 settembre 2013, dalle ore 09:00 alle ore 14:00 nella prestigiosa Sala Capitolare del Senato della Repubblica presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva in Piazza della Minerva 38 in Roma si è tenuto l'incontro del Forum Nazionale dei Mediatori.



martedì 3 settembre 2013

Dal 20 settembre 2013 riparte la mediazione obbligatoria


Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge recante misure urgenti in materia di crescita (c.d. “decreto del fare” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 dello scorso 21 giugno) che, in particolare, disciplinava le misure in materia di mediazione civile e commerciale e prevedeva la reintroduzione della mediazione obbligatoria, ecco ora nel dettaglio le modifiche apportate al d.lgs. 4 marzo 2010, n. 28, contenute nell'art. 84 del Capo VIII, rubricato "Misure in materia di mediazione civile e commerciale" del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98, recante: "Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia", pubblicato nella G.U. n. 194 del 20 agosto 2013.
Pertanto, a partire dal 20 settembre, ritorna la mediazione obbligatoria per le seguenti materie:diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di azienda, contratti assicurativi, bancari e finanziari, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria, da diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità.
Resta esclusa, rispetto al passato, solo la mediazione in materia di risarcimento danni da circolazione stradale (RCA). 

venerdì 9 agosto 2013

Decreto del fare convertito in legge. Torna la mediazione obbligatoria.


 Si' definitivo dell'Aula della Camera al Decreto legge del Fare: adesso e' legge. Il testo e' stato approvato con 319 si', 110 no e 2 astenuti.
In materia di giustizia, il decreto prevede le seguenti novità principali:
  • la reintroduzione del carattere obbligatorio della mediazione civile e commerciale;
  • la nomina di 400 giudici ausiliari per deflazionare il contenzioso civile pendente presso le Corti d'appello;
  • la nomina, in caso di divisione a domanda congiunta, di un notaio o di un avvocato con potere di autentica delle firme;
  • la formulazione di una proposta di conciliazione da parte del giudice (art. 185bis c.p.c.), alla prima udienza ovvero fino a quando è esaurita l'istruzione;
  • la semplificazione del contenuto della motivazione della sentenza civile;
  • l'intervento sulla procedura di opposizione al decreto ingiuntivo per accelerare la fissazione dell'udienza di comparizione delle parti, nell'ipotesi ex art. 163-bis, co. 3 c.p.c..

mercoledì 19 giugno 2013

Ritorna la Mediazione obbligatoria con qualche novità

Il Consiglio dei Ministri di sabato scorso ha approvato un decreto legge recante misure urgenti in materia di crescita. Al suo interno anche gli interventi urgenti in materia di giustizia civile messi a punto dal guardasigilli Annamaria Cancellieri, che prevedono, fra gli altri punti, il ritorno della nuova mediazione obbligatoria.

Il ripristino della mediazione obbligatoria – finalizzata ad evitare che ogni conflitto divenga necessariamente una causa senza tentare composizioni amichevoli degli interessi – è avvenuto con 8 rilevanti correttivi, e in particolare:

1) esclusione dall’area della obbligatorietà delle controversie per danni da circolazione di veicoli e natanti, posta anche la presenza di ulteriori e speciali procedure di composizione stragiudiziale di queste controversie, rispetto alle quali la mediazione necessaria sarebbe stata un’inutile duplicazione;

2) introduzione, sempre nell’area dei diritti disponibili, della mediazione prescritta dal giudice e valutata  in contraddittorio con le parti del processo già avviato;

3) integrale gratuità della mediazione obbligatoria anche nel caso sia prescritta dal giudice, per i soggetti che, nella corrispondente controversia giudiziaria, avrebbero avuto diritto all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato;

4) previsione di un incontro preliminare in cui le parti, davanti al mediatore, verifichino con il professionista se sussistano, o meno, effettivi spazi per procedere utilmente e volontariamente alla mediazione;

5) forfettizzazione e abbattimento dei costi della mediazione, in particolare di quella c.d. obbligatoria, attraverso la previsione legislativa di un contenutissimo importo, comprensivo delle spese di avvio, per l’incontro preliminare di cui al punto precedente;

6) limite temporale della durata della mediazione in 3 mesi, in luogo di 4, decorsi i quali il processo può sempre essere iniziato o proseguito;

7) previsione della necessità che, per divenire titolo esecutivo e per l’iscrizione d’ipoteca giudiziale, l’accordo concluso davanti al mediatore sia non solo omologato dal giudice ma anche sottoscritto da avvocati che assistano le parti;

8) riconoscimento di diritto, agli avvocati che esercitano la professione, della qualità di mediatori.

Il minimo comun denominatore di questi interventi correttivi è dato per un verso da un significativo restringimento dell’area per materia della mediazione necessaria e, per altro verso, dell’abbattimento dei costi della medesima mediazione obbligatoria, in uno alla valorizzazione delle garanzie offerte dall’assistenza legale, e della competenza professionale, anche in chiave di composizione stragiudiziale degli interessi, propria degli avvocati.

sabato 25 maggio 2013

Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si esprime a favore della Mediazione

Si riporta qui di seguito un estratto dell'intervento del 20.05.2013 del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri presso la Commissione Giustizia del Senato.
In merito alla Mediazione il Ministro esprime parere favorevole alla reintroduzione della obbligatorietà bocciata per il solo "eccesso di delega" ma, soprattutto, elogia l'istituto per i risultati che ha prodotto, auspicando una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica e relativa metabolizzazione dell'istituto introdotto in Italia con il D.lgs. 28/2010.
 
"Un’ulteriore linea di azione, che mi sembra importante percorrere nell’ottica di una deflazione dei carichi giudiziari, attiene alla revisione della normativa sulla mediazione obbligatoria, tenendo conto dell’orientamento espresso dalla Corte Costituzionale, ed in esito ad un’ ampia e condivisa valutazione con tutti i principali operatori del settore.

Lo strumento della mediazione - come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà - si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell’abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l’ accordo.

È uno strumento che evidentemente necessita di una metabolizzazione sul piano culturale; quindi, quanto più si riuscirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo, tanto più ne trarrà giovamento la macchina dell’Amministrazione della giustizia civile.

Ovviamente, la diffusione di tale strumento dovrà essere accompagnata da regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose, dal rispetto di un principio di competenza, da una adeguata professionalità dei mediatori." 
 
L'Associazione Parliamone ADR saluta con soddisfazione l'intervento del Ministro, soprattutto nel passaggio in cui si evidenzia la necessità di una metabolizzazione sul piano culturale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo.
Proprio su questo fronte, l'Associazione si sta già muovendo attraverso una serie di iniziative per la diffusione della conoscenza dell'istituto conciliativo.

sabato 13 aprile 2013

I saggi nominati dal Quirinale ripropongono la mediazione civile

Nella relazione dei Saggi sulla giustizia presentata il 12 aprile 2013, riemerge il tema della mediazione. Ecco quanto suggeriscono i saggi:
"26. Per la giustizia civile si propone: a) l’instaurazione effettiva di sistemi alternativi (non giudiziari) di risoluzione delle controversie, specie di minore entità, anche attraverso la previsione di forme obbligatorie di mediazione (non escluse dalla recente pronuncia della Corte costituzionale –sent. n. 272 del 2012 – che ha dichiarato illegittima una disposizione di decreto legislativo che disponeva in questo senso, ma solo per carenza di delega); questi sistemi dovrebbero essere accompagnati da effettivi incentivi per le parti e da adeguate garanzie di competenza, di imparzialità e di controllo degli organi della mediazione;"
Il suggerimento coglie molti aspetti emersi nel dibattito post sentenza: la necessità di garanzie (leggi: maggiore qualità), il ricorso ad incentivi (e l’effettività degli incentivi è un richiamo forse non casuale alla poca efficacia di quanto proposto fino ad ora alle parti) e il ricorso all’obbligatorietà. Colpisce il richiamo alle controversie di minore entità, che fanno pensare ad uno strumento di composizione di liti bagatellari, un’immagine che la mediazione purtroppo si trascina con sè da sempre, per cancellare la quale si dovrà ancora molto faticare. La mediazione dovrà divenire, prima che un metodo alternativo di risoluzione delle controversie, un vero e proprio modo di approcciarsi e rapportarsi con le altri parti. Dovrà divenire, insomma, un istituto condiviso e riconosciuto, un modus operandi naturale in quanto parte del bagaglio culturale di ciascuno.