sabato 25 maggio 2013

Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si esprime a favore della Mediazione

Si riporta qui di seguito un estratto dell'intervento del 20.05.2013 del Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri presso la Commissione Giustizia del Senato.
In merito alla Mediazione il Ministro esprime parere favorevole alla reintroduzione della obbligatorietà bocciata per il solo "eccesso di delega" ma, soprattutto, elogia l'istituto per i risultati che ha prodotto, auspicando una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica e relativa metabolizzazione dell'istituto introdotto in Italia con il D.lgs. 28/2010.
 
"Un’ulteriore linea di azione, che mi sembra importante percorrere nell’ottica di una deflazione dei carichi giudiziari, attiene alla revisione della normativa sulla mediazione obbligatoria, tenendo conto dell’orientamento espresso dalla Corte Costituzionale, ed in esito ad un’ ampia e condivisa valutazione con tutti i principali operatori del settore.

Lo strumento della mediazione - come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà - si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell’abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l’ accordo.

È uno strumento che evidentemente necessita di una metabolizzazione sul piano culturale; quindi, quanto più si riuscirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo, tanto più ne trarrà giovamento la macchina dell’Amministrazione della giustizia civile.

Ovviamente, la diffusione di tale strumento dovrà essere accompagnata da regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose, dal rispetto di un principio di competenza, da una adeguata professionalità dei mediatori." 
 
L'Associazione Parliamone ADR saluta con soddisfazione l'intervento del Ministro, soprattutto nel passaggio in cui si evidenzia la necessità di una metabolizzazione sul piano culturale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo.
Proprio su questo fronte, l'Associazione si sta già muovendo attraverso una serie di iniziative per la diffusione della conoscenza dell'istituto conciliativo.